Milano-Sanremo 2024: al via la prima “Classica Monumento” della stagione

Sabato 16 Marzo ritorna con l’edizione n.115 una delle classiche più affascinanti del ciclismo Internazionale. La Milano-Sanremo è sempre nell’immaginario di appassionati e sportivi come una gara epica e ricca di emozioni a partire dallo storico primo vincitore del 1907 Lucien Georges Mazan conosciuto come Lucien Petit-Breton, passando poi per Luigi Ganna senza dimenticare i mitici amici/rivali di sempre Bartali, Coppi e il grande Merckx. In tempi più recenti come non dimenticare le vittorie di Vincenzo Nibali nel 2018 e Mathieu Van der Poel salito sul podio della scorsa edizione.

La classica di primavera cambia punto di partenza.

Quasi sempre la base di partenza è stata quella del capoluogo Lombardo ed infatti quella di quest’anno non sarà quindi un vero inedito. Lo scorso anno si partì da Abbiategrasso ma da Pavia ci fu già una “prima volta”. Per volere dell’allora patron Vincenzo Torriani, nel 1965 si colse al balzo l’occasione di alcuni lavori sull’Aurelia per inserire nel percorso la salita del Melogno lunga 6 km con pendenze del 6%. Per mantenere la lunghezza più o meno invariata la partenza doveva per forza essere spostata un po’ più lontano da Milano e fu scelta così la Bellissima Certosa di Pavia. Questo sembra fu deciso per il fatto che in quegli anni vincessero quasi sempre i fortissimi ciclisti e sprinter Fiamminghi e per mettere qualche difficoltà in più, gli organizzatori decisero questa modifica sperando potesse creare più selezione e dare maggiori chance anche a scalatori e passisti italiani che non vedevano il gradino del podio dal 1953 quando vinse Loretto Petrucci della Bianchi-Pirelli. Tale variante non servì comunque anche se la corsa fu effettivamente più selettiva e combattuta ma a vincere fu l’Olandese Arie den Hartog, che batté in volata Vittorio Adorni e Franco Balmamion. L’anno dopo si tornò alla partenza di Milano quando vinse il giovanissimo Eddy Merckx il primo dei suoi sette trionfi in questa Classicissima.

Albo d’oro

Come già segnalato il primo vincitore fu nel 1907 il Francese Lucien Petit-Breton della Peugeot – Wolber vincendo quell’anno anche il suo primo Tour de France. Purtroppo si spense giovanissimo a 35 anni per un incidente accorsogli durante la grande guerra nel 1917. Fu incaricato di portare un messaggio e nel tentativo di superare una vettura trainata da un cavallo finì in un fosso e morì in ospedale per le gravi conseguenze dell’incidente. La terza edizione fu ad appannaggio di Luigi Ganna della Atala-Dunlop. Nel 1918 vinse Girardengo che ripeté l’impresa per ben 6 volte. Nel 1939 fu la volta del mitico Gino Bartali che vinse la corsa per 4 edizioni contro le 3 del suo rivale Fausto Coppi. Dal 1954 iniziò l’era dei Fiamminghi e nel 1966 spicca fra tutti il Belga Eddy Merckx che inizia il suo dominio vincendo sette volte su 10 edizioni, l’ultima nel 1976. Nel 1983 e nell’ 84 vinsero Giuseppe Saronni e Francesco Moser e nel 1991 fu la volta di “El Diablo” Claudio Chiappucci. Ultimo vincitore Italiano nel 2018 è stato Vincenzo Nibali del team Bahrain – Merida. L’ultima gara del 2023 è andata ad appannaggio del fortissimo corridore Belga Mathieu Van der Poel del team Alpecin-Deceuninck. Qui puoi trovare l’elenco completo di tutti i vincitori.

Percorso altimetrico

Sono 288 i chilometri da percorrere (sei in meno della scorsa edizione), dalla Pianura Padana alla Riviera Ligure. Il primo ostacolo non troppo impegnativo lo si trova dopo Ovada (Al) con il Passo del Turchino che scende poi fino Genova Voltri. Si entra nel vivo e la corsa si fa interessante dopo San Lorenzo al Mare con la salita di Costarainera, meglio conosciuta con il nome di Cipressa lunga 5,6 km con pendenza media del 4,1% e massima del 9% nella seconda metà. L’ultima e breve ma insidiosa salita è posta a 9,3 km dall’arrivo ed è quella del Poggio, un’ascesa di 3,7 km con pendenza al 3,7% e punta dell’8% sul finale. Discesa impegnativa nel finale che porta sull’Aurelia a 2 km dall’arrivo, immettendosi poi in via Roma per ultimi 700 metri circa che portano al traguardo.

Protagonisti, favoriti, outsider ed assenti.

Sarà sicuramente battaglia tra Tadej Pogačar della UAE Team Emirates ed il vincitore dell’ultima edizione Mathieu Van der Poel  leader del team Alpecin-Deceuninck. I due attirano i pronostici di quasi tutti i bookmakers che li danno ovviamente come i favoriti numero uno. In caso di arrivo in volata un altro protagonista nonché favorito per la vittoria allo sprint, potrebbe essere Jasper Philipsen, compagno di squadra di Capitan Van der Poel. Altri protagonisti in caso di arrivo in volata potrebbero essere Alexander Kristoff, vincitore dell’edizione del 2014 e Jasper Stuyven primo sul traguardo nel 2021 che avrà come supporto i forti compagni di squadra della Lidl-Trek, Mads Pedersen, ex campione del mondo, e Jonathan Milan possibile outsider nello sprint.

Impossibile non citare altri possibili protagonisti come il vincitore del 2022 Matej Mohoric del team Bahrain Victorious, il nostro Filippo Ganna della Ineos Grenadier, squadra che può contare anche sui forti attaccanti Jonathan Narvaez e Thomas Pidcock che daranno supporto e spinta al loro capitano. Inoltre da tenere d’occhio citiamo anche Christophe Laporte del Team Visma-Lease a Bike e Maxim Van Gils della Lotto Dstny. Possibili outsider l’americano Kevin Vermaerke del team dsm-firmenich PostNL, Matteo Trentin che torna ad essere capitano della sua squdra, la Tudor Pro Cycling. Stuzziachiamo con quote molto alte citando anche Julian Alaphilippe del team Soudal Quick-StepMaxim Van Gils della Lotto Dstny e Alberto Bettiol capitano della EF Education Easypost.

Assenti di lusso saranno Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), Wout Van Aert e Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike), Primož Roglič (Bora-Hansgrohe) e Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team).

Vincente: Jasper Philipsen