Il weekend motoristico di F1 riparte dal GP d’Austria

Il Mondiale 2024 di Formula 1 riparte con l’undicesima gara del GP dell’Austria in programma domenica 30 giugno al Red Bull Ring di Spielberg situato nella regione della Stiria. Continua la caccia alle Red Bull e soprattutto a Max Verstappen, trionfatore nel GP di Spagna e attuale dominatore della stagione di F1. Mad Max prosegue così lil quarto titolo iridato e cercherà di dominare anche in Austria per tenere sempre più lontano le agguerrite McLaren e Ferrari che di tanto in tanto sono riuscite a mettere un po’ di pepe ad una stagione che altrimenti sarebbe a senso unico e noiosa.
Un po’ di storia, curiosità e precedenti
La storia del tracciato, meglio conosciuto come circuito di Zeltweg, inizia nel 1957 quando fu ricavato all’interno dell’aerodromo militare di Hinterstoisser-Zeltweg prendendo spunto dal Circuito di Silverstone, anch’esso ricavato da una base aerea, e fu inaugurato il 5 ottobre con alcune gare non ufficiali riservate a vetture Gran Turismo. Nella stagione 1961 si disputò una gara di Formula 1 non valida per il mondiale che venne ripetuta il 1º settembre del 1963 e che vide Jack Brabham tagliare per primo il traguardo. Finalmente, il 23 agosto 1964, venne disputata la prima gara ufficiale del Gran Premio d’Austria di Formula 1 vinta da Lorenzo Bandini su Ferrari e in quella gara fece il suo esordio in Formula 1 il futuro campione del mondo, l’austriaco Jochen Rindt. Nei tre anni successivi a causa della superficie irregolare e troppo abrasiva, il tracciato fu riservato fu riservato alle Vetture sport e Gran Turismo ma l’interesse crescente verso le competizioni più prestigiose di F1, portò autorità locali e organizzatori a decidere di realizzare un autodromo a pochissime centinaia di metri di distanza dall’aerodromo Hinterstoisser. Fu così che la Formula 1 traslocò all’Österreichring, che tradotto significa “circuito austriaco”, che fu inaugurato nel 1969 e fu sede dal 1970 al 1987 del Gran Premio d’Austria. Quella prima edizione fu vinta dalle Ferrari di Ickx e Regazzoni mentre il leader del mondiale di quella stagione, e idolo di casa, Rindt ebbe un guasto al motore e non concluse la gara. L’anno seguente fu la volta dell’esordio di un altro beniamino di casa, Niki Lauda alla guida della March Ford con lo svizzero Jo Siffert su BRM che taglia per primo il traguardo davanti a Fittipaldi e Schenken con il brasiliano che si rifà e vince l’anno successivo. Nel 1975 vince l’italiano Vittorio Brembilla su March Ford ma la gara fu sconvolta dal terribile incidente accorso all’americano Mark Donohue che, causa lo scoppio di un pneumatico durante il warm-up, si schianta e due addetti alla pista muoiono sul colpo mentre il pilota si spense due giorni dopo in ospedale. Nel 1977 Lauda su Ferrari ottiene la pole ma arriva secondo e dovrà attendere fino al 1984, quando su McLaren Tag sfreccia primo per la gioia del suo pubblico, lasciando in seconda e terza posizione Piquet su Brabham Bmw e Alboreto su Ferrari. Il pilota austriaco ci riprova l’anno successivo ma il motore esplode e lascia il palco a Prost e Senna con “il computer” che da l’addio alle corse nel 1986 lasciando all’altro austriaco Berger il ruolo di sfatare il tabù dei piloti austriaci che nella loro amata terra non hanno avuto molta fortuna. Infatti Berger arriva solo settimo per via della batteria che gli si scaricò durante il pit-stop.
Nel 1987 si corre l’ultima gara di F1 all’Österreichring in quanto il tracciato venne considerato non più sicuro rispetto agli standard imposti e quella gara venne vinta da Nigel Mansell su Williams. Dopo sette anni di sostanziale abbandono e progetti, durante i quali l’Austria esce momentaneamente dal circus,
il tracciato viene finalmente sottoposto a lavori di ammodernamento fino alla ripartenza del GP d’Austria sul nuovo circuito rinominato A1-Ring con Jacques Villeneuve su Williams Renault che vince la gara davanti a Coulthard e al suo compagnia di scuderia Frentzen che chiude terzo. Sul nuovo tracciato si corre ininterrottamente fino al 2003 con la Ferrarin di Irvin che vince nel 1999 e quella di Schumacher nel 2002 e nel 2003. Nel mezzo Mika Häkkinen su McLaren trionfa nel 1988 e nel 2000 e il suo compagno di scuderia Coulthard nel 2001.
Nel 2004 il GP d’Austria si ferma e il circuito viene acquistato dall’imprenditore austriaco Dietrich Mateschitz, cofondatore della Red Bull, che alla fine di quell’anno acquistò il team Jaguar rinominandolo Red Bull e la Minardi, ribattezza Toro Rosso. Le proteste degli ambientalisti fermano i lavori di riammodernamento e vengono ripresi solo nel 2008 e terminati nel 2010 quando ottengono il via libera della FIA. Fu riaperto il 15 maggio 2011 ospitando una tappa della stagione 2011 del DTM e una tappa del campionato F2 2011. Finalmente nel 2014 la F1 torna a sfrecciare sul nuovo Red Bull Ring con Nico Rosberg su Mercedes che sfreccia per primo al traguardo davanti al compagno Lewis Hamilton, lasciando terzo e quarto rispettivamente Bottas e Mass su Williams che avevano conquistato la prima fila nelle qualifiche. Risultato fotocopia nel 2015 per quanto riguarda le prime due posizioni, con Hamilton che però si rifà vincendo nel 2016 davanti a Verstappen su Red Bull e Räikkönen su Ferrari. Nell’anno successivo ruggisce ancora la Mercedes ma con Valtteri Bottas che lascia dietro in seconda posizione Vettel su Ferrari e Ricciardo su Red Bull. La scuderia di casa nel 2018 riesce finalmente a detronizzare le Mercedes con il giovane Max Verstappen che sale sul gradino più alto del podio lasciandosi alle spalle le Ferrari di Räikkönen e Vettel.
L’anno seguente l’olandese si ripete dopo un’agguerrita sfida con Charles Leclerc che giunge secondo a quasi tre secondi di distacco da mad Max che nel 2020 si piazza terzo dietro a Hamilton e Bottas. Nel 2021 e nel 2023 Max Verstappen trionfa ancora lasciando la prima piazza al ferrarista Leclerc nel 2022 con l’Olandese dietro a 1 secondo e mezzo.
Il circuito
Il Red Bull Ring è lungo 4,318 km e si percorre per 71 giri che coprono una distanza totale di 306,452 km ed è considerato un tracciato stop and go con sette curve a destra e 3 a sinistra con l’impianto frenante messo a dura prova per via dell’aria più rarefatta considerando i 700 metri di altitudine. La pista è nota anche per il suo dislivello e le curve veloci con tratti impegnativi mettono in risalto le abilità tecniche di guida e garantiscono spettacolo ed emozioni continue. L’usura degli pneumatici non è eccessiva, cosa che farà optare per mescole morbide. Le novità di quest’anno riguardano le ultime due curve dove sono state posizionate delle strisce di ghiaia. Il record sul giro è di Carlos Sainz che nel 2020 su McLaren Renault ottenne il tempo di 1:05.619.
Le ultime cinque Pole del Gran premio d’Austria
2023 | Max Verstappen | Red Bull |
2022 | Max Verstappen | Red Bull |
2021 | Max Verstappen | Red Bull |
2020 | Lewis Hamilton | Mercedes |
2019 | Charles Leclerc | Ferrari |
Gli ultimi cinque vincitori del Gran Premio d’Austria
2023 | Max Verstappen | Red Bull |
2022 | Charles Leclerc | Ferrari |
2021 | Max Verstappen | Red Bull |
2020 | Lewis Hamilton | Mercedes |
2019 | Max Verstappen | Red Bull |
Il programma
Venerdì 28 Giugno – Prove Libere 1 (Max Verstappen 1:05.6859) – Sprint Qualifying – 16:30/17:14
Sabato 29 Giugno – Sprint Race – 12:00/13:00 – Qualifiche – 16:00/17:00
Domenica 30 Giugno – Gara -15:00
Pronostico
Chi potrà contrastare la McLaren dovrebbe essere ancora una volta la Mercedes grazie soprattutto alle brillanti prove di Lando Norris che si candida ad essere protagonista anche in questo weekend insieme al suo compagno Piastri. Le Ferrari dopo la vittoria di Leclerc a Montecarlo si sono spente e rischiano di lasciare il passo anche alle Mercedes di Hamilton e Russell. Nelle prime qualifiche però le rosse di Maranello non si sono comportate male e lasciano ben sperare i tifosi ferraristi. I favori dei bookmakers sono per Mad Max ma noi azzardiamo e come prima opzione puntiamo sulla vittoria di Norris.
Quote soggette a possibili variazioni