La F1 torna in America con il GP del Canada sul circuito dedicato a Gilles Villeneuve

Il Circus sbarca nuovamente nel continente Nord Americano e fa tappa a Montréal nel circuito dedicato al mitico Joseph Gilles Henri Villeneuve. Sull’isola artificiale di Notre Dame nel mezzo del fiume St. Lawrence si correrà domenica una gara su uno dei tracciati più impegnativi per i freni con le varie scuderie che metteranno in atto soluzioni specifiche per l’afflusso dell’aria ai dischi. In uno dei circuiti paesaggisticamente più gradevoli e considerato come uno dei preferiti da piloti e scuderie, in un susseguirsi di curve lente e veloci e rettilinei rapidissimi che sollecitano fortemente la meccanica delle monoposto, si vedrà una battaglia avvincente con i team Ferrari e McLaren in grande spolvero e crescita che proveranno a tener dietro le Red Bull e “Mad Max” come hanno fatto nell’ultimo GP di Monaco.
Storia, curiosità e precedenti
Nel 1967 ci fu in Canada la celebrazione per i 100 anni dello stato nord americano con tantissimi spettacoli ed eventi celebrativi svolti in tutto il paese, tra cui l’Esposizione Universale del 1967 di Montréal che ebbe come sede proprio l’Ile de Notre Dame, isola artificiale costruita appositamente per ospitare quell’evento e in quell’anno la Federation Internationale de l’Automobile (FIA) diede il via per la prima volta sul suolo canadese ad una gara del Campionato del Mondo di Formula 1. La gara si è svolse sul tracciato di 3,56 km del Mosport Park situato a Bowmanville nella provincia dell’Ontario, a circa un’ora da Toronto e fu vinta dall’australiano Jack Brabham su Brabham-Repco. Per quattro anni ci fu l’alternanza annuale con il circuito di Mont Treblant in Quebec che fu poi escluso a causa degli alberi che circondavano il tracciato e che furono considerati troppo pericolosi. Nel 1968 vinse Denny Hulme su McLaren-Ford e nel 1969 e 1970 a vincere fu Jacky Ickx su Brabham-Ford prima e su Ferrari l’anno successivo. Nel 1971 la gara tornò a Bowmanville, dove nel 1973 fa il suo ingresso per la prima volta nella storia della Formula 1 la Safety Car, e vi rimase stabilmente fino al 1977 con l’eccezione della gara del 1975 che fu annullata per mancanza di precisi accordi finanziari tra la dirigenza del circuito e la Formula Uno Constructors’ Association.
Il Gran Premio approda quindi a Montréal nel 1978, sul luogo che aveva ospitato l’Esposizione Universale del 1967 e parte dei Giochi Olimpici del 1976. Il circuito dalla caratteristica forma ovale fu progettato dall’ingegnere britannico Roger Peart ed aveva un enorme tratto sul lato est parallelo al bacino olimpico che fu creato anni prima per gli eventi di canottaggio e canoa delle Olimpiadi estive del 1976. L’8 Ottobre del 1978 davanti a 70.000 spettatori presenti al Parc Drapeau ebbe luogo il primo Gran Prix de Notre che vede salire sul gradino più alto del podio il “piccolo canadese” Gilles Villeneuve trionfa su Ferrari davanti al pubblico di casa sul circuito che dista soli 45 minuti dalla sua città natale Saint-Jean-sur-Richelieu. “L’aviatore” non delude tifosi ed appassionati ma soprattutto il “Drake” che diede quasi un ultimatum al pilota che in questa vittoria viene festeggiato con quella che viene ricordata come la prima e unica volta in cui sul podio invece del classico champagne fu stappata birra. Secondo arrivò Jody Scheckter su Wolf Ford e terzo fu Carlos Reutemann sull’altra Rossa di Maranello. Nel 1979 il canadese arrivò secondi dietro ad Alan Jones su Williams Ford che passò per primo sotto la barriera a scacchi anche nell’anno successivo davanti al compagno Reutemann con Villeneuve solo quinto. In quell’anno Jones portò il primo titolo iridato alla scuderia di Frank Williams. Nel 1981 Villeneuve fu protagonista di una vera e propria impresa quando giunse terzo sotto la pioggia nonostante l’alettone anteriore danneggiato alla partenza che per alcuni giri gli impedì in buona parte una ottimale visuale. Jacques Laffite vinse la gara su Ligier Matra con John Watson su McLaren Ford secondo davanti al canadese.
L’8 maggio 1982, durante le fasi finali della sessione di qualificazione per il Gran Premio del Belgio, Villenueve si scontrò con la parte posteriore della March Ford di Jochen Mass e la sua Ferrari volò in aria ad una velocità di oltre 200 km/h sbattendo violentemente sull’asfalto. Il pilota canadese fu sbalzato fuori dalla sua auto per oltre 50 metri perdendo il casco. Diversi piloti si fermarono sulla scena dell’incedente John Watson e Derek Warwick tirarono Villeneuve fuori dalla recinzione e fu portato in elicottero in ospedale dove il personale medico diagnosticò il decesso causato dalla fatale frattura al collo. In suo onore il Circuito di Notre-Dame fu stato ribattezzato come “Circuit Gilles Villeneuve” con le parole “Sault Gilles” posizionate al traguardo.
La gara sul circuito canadese del 1982 fu oscurata dalla tragica morte dell’eroe di casa Villeneuve e fu purtroppo luogo di un altra tragedia quando alla partenza la Ferrari di Didier Pironi non si schioda dall’asfalto e da dietro arriva Riccardo Paletti ignaro della situazione. Nello scontro il giovane pilota italiano (24 anni) rimane vittima delle lamiere e delle fiamme e morì poco tempo dopo essere stato trasportato al Royal Victoria Hospital. La gara va avanti e a tagliare il traguardo è Nelson Piquet davanti a Riccardo Patrese e John Watson. Nel 1990 la pioggia è ancora protagonista con la vittoria che va al re dell’asfalto bagnato Ayrton Senna davanti all’altro connazionale Nelson Piquet. Nel 1995 Jean Alesi sale per la prima e unica volta sul gradino più alto del podio del GP di Montrèal con la sua Ferrari che porta il numero 27 che fu quello del compianto Gilles Villeneuve. Il 1999 fu l’anno in cui fu battezzato il famigerato “Muro dei Campioni”, la famosa barriera di cemento che i piloti sfiorarano per immettersi a sul rettilineo di partenza. Fu così nominato in quell’anno quando Zonta e tre campioni del mondo, Damon Hill, Michael Schumacher e Jacques Villeneuve ci andarono a sbattere contro. L’edizione 2001 è una questione di famiglia con Ralf Schumacher su Williams BMW che taglia per primo il traguardo davanti al fratello Michael su Ferrari che domina anche le tre edizioni seguenti fino al 2004.
Nel 2007 vince qui per la prima volta il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton e quella gara viene anche ricordata per uno degli incidenti più violenti degli ultimi anni che vede Robert Kubica su Sauber BMW finire contro il muro ad una velocità di 280km con l’auto che rotola diverse volte per poi finire contro le barriere. Il pilota polacco esce quasi illeso dallo schianto e l’anno successivo sempre sul circuito canadese porta a casa la sua prima e unica vittoria in F1. La gara fu annullata nel 2009 a causa della crisi economica globale, ma ritorno in calendario a partire dall’anno successivo con Hamilton su McLaren ancora primo sul traguardo davanti al compagno di scuderia Jenson Button che si ripete nel 2011 davanti a Vettel e Webber su Red Bull. Quella gara viene ricordata anche per essere stata la più lunga mai disputata per causa della continua pioggia che l’ha fatta interrompere per 90 minuti oltre ad aver stabilito anche il primato della presenza della Safety Car in pista che deve intervenire per ben sei volte. L’Inglese Hamilton si piazza ancora sul gradino più alto del podio nel 2012, 2015, 2016, 2017 e 2019 lasciando in mezzo un pò di spazio a Vettel che trionfa su Red Bull e poi su Ferrari rispettivamente nel 2013 e nel 2018. Nel 2020 e 2021 la gara non si disputa ma ritorna nel 2022 che segna l’inizio del domino di Max Verstappen che, dopo aver conquistato la pole sotto l’acqua delle qualifiche, parte veloce e domina vincendo la sua sesta gara della stagione davanti a Carlos Sainz su Ferrari e Lewis Hamilton su Mercedes. Nella scorsa edizione l’olandese si ripete e senza troppi fastidi ed arriva primo sotto la bandiera a scacchi davanti a 345.000 spettatori raccolti nel fine settimana, conquistando la sua 41esima vittoria in carriera al pari del leggendario Ayrton Senna. Verstappen vince poi altre sei gare una dietro l’altra stabilendo il record di F1 con 10 vittorie consecutive.
Il circuito
Il tracciato è lungo 4,361 km da percorrere 70 volte per un totale di 305,27 km che presenta 14 curve ed è definito dagli addetti una pista “stop and go” per i lunghi rettilinei e le brusche frenate che metterà a dura prova l’impianto frenante delle vetture che vede il punto di massimo sforzo nella chicane posta subito dopo il rettilineo d’arrivo dove nel 1999 finirono fuori pista Michael Schumacher, Jacques Villeneuve e Damon Hill in quello che sarebbe poi divenuto the “Wall of Champions“. Il circuito canadese è caratterizzato da lunghi rettilinei spezzati da una serie di chicane e curve lente dove le vetture devono essere molto stabili in frenata e con ottima trazione. La tenuta in curva è spesso precaria e le monoposto tendono a scivolare su un tracciato a bassa aderenza dove la scelta delle gomme può essere decisiva per l’esito della gara. La corsa inizia con rettilineo molto veloce dove le velocità raggiungono il picco a oltre 300 km/h che porta i piloti a scalare dall’ottava alla terza marcia per affrontare la prima curva a sinistra a circa 120 km/h. Poi sarà la volta della curva 2 costituita dalla famosa chicane denominata “Virage Senna” , per dirigirsi poi coi piedi sul gas verso il tornate di curva 5 che porta poi alla chicane successiva e al rettilineo tra le curve 7 e 8 che precedono il rettilineo che porta al tornante del casinò deniminato curva dell’”Epingle”, che è il punto più lento del circuito con velocità di circa 80 km/h. Si spinge forte con velocità fino a 330 km/h sul rettilineo più lungo del circuito che conduce fino all’insidioso “muro dei campioni” per arrivare poi al rettilineo finale che conduce al traguardo. Il record sul giro di 1:13.078 appartiene a Valtteri Bottas che lo fece registrare nel 2019 con un avelocità media di 214,833 km/h, mentre il record sul giro nelle qualifiche è fatto registrare da Sebastian Vettel sempre nel 2019 con il tempo di 1:10.240. Lewis Hamilton detiene, insieme a Michael Schumacher, il record per il numero maggiore di vittorie che ha visto i due piloti sul gradino più alto del podio per ben 7 volte. Il team con il maggior numero di vittorie su questa pista è quello della Ferrari che fa registrare 11 successi con l’ultimo di Vettel nel 2018.
Le ultime cinque Pole del Gran premio del Canada
2023 | Max Verstappen | Red Bull |
2022 | Max Verstappen | Red Bull |
2019 | Sebastian Vettel | Ferrari |
2018 | Sebastian Vettel | Ferrari |
2017 | Lewis Hamilton | Mercedes |
Gli ultimi cinque vincitori del Gran Premio del Canada
2023 | Max Verstappen | Red Bull |
2022 | Max Verstappen | Red Bull |
2019 | Lewis Hamilton | Mercedes |
2018 | Sebastian Vettel | Ferrari |
2017 | Lewis Hamilton | Mercedes |
Il programma
Venerdì 7 Giugno – Prove Libere 1 – 19:30/20:30 – Prove Libere 2 – 23:00/00:00
Sabato 8 Giugno – Prove Libere 3 – 18:30/19:30 – Qualifiche – 22:00/23:00
Domenica 9 Giugno – Gara – 20:00
Pronostico
Sarà una gara difficile per i piloti e i team che dovranno stabilire delle strategia di qualificazione e gare ben precise e pronte ad ogni evenienza considerando che la minaccia della pioggia sarà presente per tutto il fine settimana con probabilità di correre sul bagnato che si aggirano tra il 60% e l’80%. Il team austriaco della Red Bull rimane il favorito ma le ultime uscite di Ferrari e McLaren hanno messo ben in chiaro che quest’anno il domino di Verstappen potrebbe essere a rischio. Puntiamo sul giro più veloce delle Red Bull.
Quote soggette a possibili variazioni