Il Circus della Formula 1 torna in Europa e riparte da Imola in casa delle Ferrari.

Sarà un weekend molto particolare ed intenso in ricordo del mitico Ayrton Senna a 30 anni dal tragico incidente al Tamburello in cui perse la vita il pilota Brasiliano. Sarà la settima gara del mondiale e primo appuntamento europeo della stagione di F1 2024 che si disputa ad Imola nel Gran Premio dell’Emilia Romagna, nel circuito emiliano rientrato in calendario nell’edizione 2020 con la nuova denominazione in sostituzione del “Gran Premio di San Marino”. Con Verstappen e la Red Bull che comandano le classifiche, il team del cavallino rampante proverà a condurre e vincere la gara tra “le mura amiche” del circuito dedicato al creatore del mito delle “rosse”, facendo di tutto per non deludere appassionati e tifosi che accorreranno in massa per assistere a questo entusiasmante spettacolo motoristico.

Un po’ di storia e curiosità

Il circuito Enzo e Dino Ferrari è situato sulle sponde del fiume Santerno nel comune di Imola che fa parte amministrativamente delle città metropolitana di Bologna. L’impianto, prima di trasformarsi in un circuito permanente, nacque inizialmente come tracciato stradale e fu inaugurato nel 1953 col nome di “Auto-motovelodromo Prototipo CONI di Imola”. Nel 1970 assunse il nome “Autodromo Dino Ferrari” in memoria del figlio di Enzo deceduto a soli 24 anni per la distrofia di Duchenne ma nell’agosto del 1988 il suo nome venne affiancato a quello del figlio portando il circuito emiliano all’attuale denominazione.

La Formula 1 arriva  nel 1979 in occasione del Gran Premio Dino Ferrari, gara non valida per il campionato mondiale che vede la partecipazione di 19 piloti tra i quali spiccavano i nomi dei due piloti Ferrari, Scheckter e Villeneuve, di Lauda su Brabham-Alfa Romeo, Reutemann alla guida di una Lotus-Ford Cosworth, Riccardo Patrese su Arrows-Ford Cosworth oltre che del campione di moto Giacomo Agostini, a bordo di una Williams-Ford Cosworth privata. Lauda condusse la sua Brabham al traguardo aggiudicandosi la gara davanti a Reutemann e Scheckter con l’altro ferrarista Villeneuve settimo a 1 minuto e 14 secondi dal pilota austriaco.

Nel 1980 Imola ospita il Gran Premio d’Italia sostituendosi a Monza solo in questa occasione per diventare poi, dall’anno successivo, palcoscenico d’eccezione di tutte le edizioni del Gran Premio di San Marino disputato ininterrottamente fino alla stagione 2006, al termine della quale la FOM escluse Imola dal calendario 2007 e 2008 nonostante vi fosse la presenza di un contratto in vigore fino al 2009. Tutto ciò fu determinato dal ritardo dei lavori di ammodernamento richiesti dalla Federazione Internazionale dell’Automobile che non fu però il solo motivo, in quanto la volontà politica dei vertici FOM di non far disputare più di una corsa nello stesso paese ebbe un peso non indifferente. Dal 2020 nasce il Gran Premio dell’Emilia Romagna che si è disputato ininterrottamente tranne lo scorso anno, quando forti piogge e maltempo hanno colpito la regione, causando esondazioni e danni.

Il circuito e le sue strutture sono state oggetto di diverse riqualificazioni e ammodernamenti curati dal noto architetto tedesco Hermann Tilke e che ebbero inizio nel novembre 2006 con l’abbattimento della vecchia zona box per mano della SAGIS che era la società che da ventotto anni gestiva l’autodromo e che nel febbraio dell’anno successivo dichiarò fallimento. la nuova area box venne totalmente ricostruita e la storica ed ex Torre Marlboro fu l’unico manufatto mantenuto in piedi. I lavori diretti da Tilke hanno portato all’eliminazione della Variante Bassa con la conseguente riconfigurazione di quella zona della pista dove, tra la Rivazza e il Tamburello, c’è ora una sequenza di quattro rettifili raccordati da tre veloci semicurve. La fase di rinnovamento terminò nel 2007 e Il 3 e il 4 maggio 2008 si è tenne l’inaugurazione del nuovo circuito. Dopo avere ottenuto la licenza necessaria per organizzare un Gran Premio di Formula 1, nella stagione 2020 il circuito tornò ad ospitare, dopo quattordici anni, una gara della massima categoria con il Gran Premio dell’Emilia-Romagna.

Nel weekend a cavallo tra fine Aprile e inizio maggio del 1994 si consumarono alcuni eventi tra i più drammatici della storia della Formula . Venerdì 29 aprile Rubens Barrichello fu protagonista di uno spaventoso incidente alla Variante Bassa con conseguenze limitate nonostante il botto che causò al pilota brasiliano la rottura del setto nasale e l’incrinatura di una costola ma il primo vero dramma accadde Sabato 30 Aprile quando dalla Simtek, guidata da Roland Ratzenberger, si stacca l’ala anteriore e l’auto va a schiantarsi alla curva Villeneuve provocando il decesso del pilota austriaco. Domenica primo Maggio avvenne un’altra terribile sciagura che sconvolse il circus della F1. Al 7º giro la Williams di Ayrton Senna esce dritta al Tamburello per la rottura del piantone dello sterzo e sbatte violentemente contro il muro in fondo alla via di fuga. Il pilota brasiliano venne trasportato all’ospedale di Bologna dove morirà poche ore dopo.

Il circuito

Il GP dell’Emilia Romagna e del Made in Italy si disputa su una pista molto difficile e tecnica, caratterizzata da 19 curve e staccate molto complesse e si percorre in senso antiorario su una lunghezza di 4,909 chilometri ripetuti per 63 volte su un totale di 309,049 chilometri. Per questa edizione sono state apportate ulteriori modifiche nelle vie di fuga della Curva Piratella (Curva 9) e delle Curve Gresini (Curve 14-15) dove la superficie d’asfalto è stata rimossa e sostituita con la ghiaia. Anche la zona delle Acque Minerali (Curve 11-13) è stata leggermente modificata riducendo le vie di fuga in asfalto che sono state rimpiazzate dall’utilizzo della ghiaia. Ricordiamo anche le modifiche avvenute a seguito delle tragedie del weekend del 1994, quando la curva del Tamburello fu spezzata da una chicane così come avvenne anche per la Villeneuve in cui fu creata una variante. Anche il tratto delle Acque Minerali venne modificato con la creazione di due pieghe veloci che abolirono la vecchia chicane per consentire una via di fuga più ampia. Anche la Variante Bassa, teatro dell’impatto di Barrichello, subì pesanti modifiche che sconvolsero il tracciato ma che furono necessarie per continuare ad ospitare un Gran Premio di Formula 1

Uno dei punti più spettacolari del circuito è la Tosa, una curva a cui si arriva a forte velocità dopo aver affrontato le varianti Tamburello e Villeneuve e che si deve percorrere piuttosto lentamente nella parte centrale, per giungere poi alla curva mozzafiato della Piratella che in quanto a spettacolo non ha nulla da invidiare alle altre. Poi si giunge alla famose ed entusiasmante sequenza delle Acque Minerali con le curve 11, 12 e 13, dove i piloti non alzano praticamente il piede dall’acceleratore La Variante Alta nel 2022 è stata intitolata all’indimenticato ex pilota e manager imolese Fausto Gresini scomparso nel febbraio del 2021. Questo tratto molto impegnativo è caratterizzato da una sequenza destra-sinistra dove si arriva e si riparte a grande velocità per giungere infine all’ultima curva, la Rivazza, situata prima del rettilineo finale dove tutto sarà colorato di rosso dai tifosi del cavallino rampante che si aspettano grandi cose dai loro beniamini che correranno nel circuito di “casa”.

Precedenti e statistiche

La prima gara ufficiale del “Circus” disputata sulle rive del Santerno e denominata solo in quell’occasione Gran Premio d’Italia, fu vinta da Nelson Piquet su Brabham davanti a Alan Jones e Carlos Reutemann su Williams Ford con Gilles Villeneuve su Ferrari non classificato mentre il suo compagno di scuderia Jody Scheckter si accontentò dell’ottava posizione ad un giro dal brasiliano che concesse il bis l’anno seguente nel “Gran Premio di San Marino” concludendo primo davanti a Riccardo Patrese su Arrows Ford con Carlos Reutemann terzo alla guida della sua Williams, mentre le Ferrari di Didier Pironi e Gilles Villeneuve si piazzarono rispettivamente al quinto e settimo posto. La prima vittoria di casa Maranello su questo circuito non tarda ad arrivare ed infatti nel 1982 i francesi Pironi (1°) e Villeneuve (2°) sfrecciano per primi sotto la bandiera a scacchi staccando di 67 secondi Michele Alboreto su Tyrrel Ford piazzatosi terzo. Cambio di piloti per le rosse nel 1983 ma la storia non cambia e Patrick Tambay vince su Ferrari davanti ad Alain Prost su Renault con l’altro ferrarista Rene Arnoux che chiude in terza piazza. Due anni dopo, nel 1985, è la volta del primo Italiano a vincere su questa pista. Elio De Angelis su Lotus Renault, conquista la seconda fila in griglia di partenza insieme a Michele Alboreto su Ferrari, e sorprende tutti tagliando per primo il traguardo in questa storica vittoria. Poi è la volta del mitico Ayrton Senna che vince nel 1988, 1989 e 1991 e fu terzo nel 1992, con il triste epilogo del 1994 quando perse la vita dopo che il giorno prima ad andarsene fu Roland Ratzenberger. Per la cronaca la gara del 1994 fu vinta da Michael Schumacher su Benetton Ford, davanti a Nicola Larini su Ferrari e terzo Mika Hakkinen su McLaren Peugeot. Nel 1990 la seconda ed ultima vittoria di un Italiano che fu conquistata da Riccardo Patrese su Williams. Dal 1999 inizia l’era di Michael Schumacher che, dopo la prima vittoria del 1994 e passato in Ferrari nel 1996, si prende il podio da Ferrarista altre 6 volte compreso nell’ultima gara denominata San Marino nel 2006 che vede lo stop del circuito dalle gare fino al 2020, quando riparte con l’attuale denominazione con la vittoria di Lewis Hamilton su Mercedes, seguito nel 2021 e nel 2022 dall’asso Olandese Max Verstappen che conquista il primo posto ad Imola iniziando la sua striscia di successi da dominatore del circo di Formula 1. Il record sul giro dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari appartieneLewis Hamilton che, nel novembre del 2020, ha registrato 1:15.484 a bordo della sua Mercedes mentre in qualifica il più veloce finora è stato Valtteri Bottas su Mercedes che nel 2020 fa segnare il tempo di 1’13″609. Michael Schumacher e la Ferrari sono pilota e team più vittoriosi a Imola: 7 vittorie per il tedesco e 8 per la Rossa di Maranello che condivide il record con la Williams.

Le ultime tre Pole del Gran premio dell’Emilia Romagna

  • 2022 Max Verstappen (Red Bull)
  • 2021 Lewis Hamilton (Mercedes)
  • 2020 Valtteri Bottas (Mercedes)

Gli ultimi tre vincitori del Gran Premio dell’Emilia Romagna

  • 2022 Max Verstappen (Red Bull)
  • 2021 Max Verstappen (Red Bull)
  • 2020 Lewis Hamilton (Mercedes)

Il programma

  • Venerdì 17 Maggio Prove Libere 1 – 13:30/14:30 – Prove Libere 2 – 17:00/18:00
  • Sabato 18 MaggioProve Libere 3 – 13:30/14:30 – Qualifiche – 16:00/17:00
  • Domenica 26 MaggioGara – 15:00

Pronostico

La Ferrari gioca in casa e nel 2022, ultima gara disputata ad Imola, conquistò la prima fila con Charles Leclerc che si posizionò dietro a Max Verstappen che concluse poi la gara come vincitore, mentre Carlos Sainz si piazzò quarto in seconda fila dietro Sergio Perez. La gara non andò però bene con il Monegasco solo sesto e lo Spagnolo non classificato. L’olandese è ancora il favorito ma il “fattore campo” può dare alle rosse una marcia in più e se le qualifiche andranno per il meglio e le macchine non tireranno brutti scherzi, la Ferrari potrebbe salire sul podio con entrambe i piloti se non addirittura piazzarne uno sul gradino più alto. Puntiamo sulla scuderia di Maranello come vincente del Gran Premio dell’Emilia Romagna 2024.

SCUDERIA DEL VINCENTE: FERRARI

Quote soggette a possibili variazioni