Il 4 maggio riparte la carovana del Giro d’Italia con l’edizione numero 107

L’edizione numero 107 del Giro d’Italia partirà con la prima tappa da Venaria Reale a Torino di Sabato 4 Maggio 2024. Il percorso Piemontese del primo step, che rimarrà nella storia del Giro, non è casuale e neppure la data. Infatti il 4 maggio, nella 75esima ricorrenza delle celebrazioni della tragedia del Grande Torino, la corsa Rosa toccherà il Colle di Superga per rendere omaggio agli “Invincibili”. Questa edizione si concluderà con la 21a tappa del 26 Maggio quando i corridori sfileranno nella passerella Romana del circuito della Capitale che farà da sipario per la sesta volta nella storia del giro dopo le edizioni del 1911, 1950, 2009, 2018 e 2023.
Un po’ di storia e curiosità
La Regione Piemonte ospiterà la partenza del Giro d’Italia per la quarta volta e darà vita a quattro tappe, tre nel pieno del suo territorio e la quarta che si concluderà in Liguria. La prima edizione Piemontese fu nel 1961, in occasione del Centenario dell’Unità d’Italia e partì da Torino con la tappa denominata “Trittico Tricolore” che comprendeva 3 circuiti che presero il nome dai colori della bandiera Italiana, Bianco, Rosso e Verde. Il vincitore della tappa fu Miguel Poblet Orriols che ebbe l’onore di essere il primo ciclista spagnolo vincitore della Milano-Sanremo nell’edizione 1957, oltre che essere stato il primo iberico a vincere almeno una tappa in tutti e tre i grandi giri. Per i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia nel 2011 la partenza fu con la tappa Venaria Reale-Torino, una cronometro a squadre vinta dalla HTC-Highroad con la prima maglia Rosa dell’edizione che andò a Marco Pinotti. Nel 2021 la partenza fu con una cronometro individuale a Torino, vinta da Filippo Ganna.
La lunga storia del Giro d’Italia inizia nel lontanissimo 1909 ed esattamente il 13 Maggio dal rondò di Loreto a Milano. I chilometri percorsi furono 2.447 Km in otto tappe. La classifica generale era stabilita a punti che venivano assegnati ai corridori a seconda del piazzamento all’arrivo e al termine di questa primissima edizione risultò vincitore Luigi Ganna davanti a Carlo Galetti e Giovanni Rossignoli. Curiosità di questo primo giro fu che al termine della Bologna-Chieti, 4 corridori furono esclusi dalla corsa per aver preso il treno durante la tappa. Il montepremi complessivo fu di 18.900 Lire. Nel 1912 si sperimentò la formula della classifica a squadre, composte da 4 corridori ciascuna ma il sistema di assegnazione dei punti non fu accolto favorevolmente dal pubblico e nell’anno successivo si tornò alla classica formula individuale a punti con la carovana che incontrò sempre più interesse da parte di corridori, addetti ai lavori e tifosi. In quell’anno il giovane Oriani si distinse per le sue doti da fondista e conquistò la vittoria finale.
Nel 1914 per la prima volta la classifica tenne conto dei tempi impiegati dai concorrenti nelle singole tappe e il Giro fu vinto da Calzolari. Cinque tappe su otto superavano i 400 km e questa edizione restò nella storia per la tappa più lunga (Lucca-Roma di 430 km), così come per la fuga più lunga (Lauro Bordin, 350 km). Percorsi lunghissimi e maltempo decimarono i concorrenti e degli 81 corridori alla partenza, 44 si ritirarono dopo la 1° tappa e alla fine solo 8 corridori giunsero al traguardo di Milano. Si registrò anche la media oraria più bassa della storia del Giro (km 23,437) ed il maggior distacco tra primo e secondo (1h 55’26”). Dopo la pausa causata dalla guerra si riprese nel 1919 con Girardengo vincitore di sette delle dieci tappe in programma e che restò al comando della classifica generale dal primo all’ultimo giorno sebbene fosse convalescente da un attacco di “spagnola”
Curiosità destò il giro del 1924 con un evento unico nella storia del Giro per la partecipazione di una ragazza della provincia bolognese, Alfonsina Strada, che rimase in gara fino a Perugia arrivando però fuori tempo massimo per problemi fisici. Proseguì comunque, pur se fuori classifica, fino al traguardo finale di Milano. Negli anni successivi inizio il dominio di Binda che vinse 5 edizioni per poi passare alla storica rivalità dei due campioni Bartali e Coppi con le loro epiche imprese che hanno infiammato i tifosi, interrotte solo dalla pausa di sei anni per la seconda guerra mondiale, dopo la quale l’egemonia dei corridori italiani proseguì incontrastata fino al 1950 quando vinse per la prima volta uno straniero, lo svizzero Hugo Koblet seguito da Bartali e Martini. Fu la volta poi dei vari Charly Gaul, Jacques Anquetil e negli anni settanta ci pensò il Belga Eddy Merckx ad animare ed infiammare le sfide e le polemiche con la squalifica per doping nel Giro del 1969, tornando poi nel 1970 più agguerrito di prima impadronendosi della Maglia Rosa con una grande impresa sulla Polsa di Brentonico e vincendo quell’edizione davanti a Gimondi e Vandenbossche.
Seguiriono poi le vittorie negli anni 80/90 di Saronni, Moser, Hinault, Fignon, Bugno, Indurain e del pirata Marco Pantani vincitore nel 1998, quando si distinse nella tappa di Selva di Valgardena dominando sul Fedaia e sul Sella e con una prestazione superlativa al Pian di Montecampione e una buona difesa della maglia nella crono di Lugano, arrivò a Milano da trionfatore, precedendo Tonkov e Guerini. Dopo il pirata il dominio degli italiani prosegue senza interruzioni fino al 2007 con le vittorie, tra gli altri, di Garzelli, Simoni, Savoldelli, Basso e Di Luca. Dal 2008 solo quattro sono state le vittorie degli italiani che arrivarono grazie alle brillanti prestazioni di Basso nel 2010, Scarponi nel 2011 e Nibali nel 2013 e 2016. Nelle altre edizioni degli ultimi dieci anni ricordiamo le vittorie di Contador, Carapaz, Tao Geoghegan Hart nel 2020, Egan Bernal nel 2021, Jai Hindley nel 2022. L’edizione dello scorso anno fu vinta da uno straordinario Primož Roglič davanti a Geraint Thomas e Joao Pedro Almeida. Maglia Ciclamino fu l’Italiano Jonathan Milan, maglia azzurra Thibaut Pinot e maglia bianca Almeida.
Percorso
Con un dislivello di 44.650 metri e 161,9 km di media a tappa, saranno in totale 3400,8 i chilometri da percorrere suddivisi in 21 tappe che attraverseranno tredici regioni: Piemonte, Liguria, Toscana, Umbria, Campania, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Lombardia, Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lazio.
Sette saranno le partenze inedite: San Francesco al Campo nella seconda tappa, Foiano di Val Fortore nell’undicesima, Martinsicuro nella dodicesima, Castiglione delle Stiviere nella quattordicesima, Manerba del Garda nella quindicesima, Selva di Valgardena nella diciassettesima e Mortegliano nella diciannovesima. Gli arrivi inediti saranno invece sei: Andora (tappa 4), Rapolano Terme (tappa 6), Cusano Mutri (tappa 10), Desenzano del Garda (tappa 14), Santa Cristina Valgardena (tappa 16) e Passo Brocon (tappa 17).
Con i suoi 2758 metri, Il Passo dello Stelvio sarà la Cima Coppi per l’undicesima volta oltre a mantenere il primato come quota più alta mai toccata dal Giro d’Italia. Il Santuario D’Oropa sarà la Montagna Pantani del Giro d’Italia a 25 anni dall’impresa del Pirata e tornano gli sterrati nella Viareggio-Rapolano Terme denominata Tappa Bartali.
Le tappe del Giro d’Italia 2024
Tappa | Data | Percorso | Km | ||
---|---|---|---|---|---|
1ª | 4 maggio | Venaria Reale – Torino | 140 | ||
2ª | 5 maggio | San Francesco al Campo – Santuario di Oropa | 161 | ||
3ª | 6 maggio | Novara – Fossano | 166 | ||
4ª | 7 maggio | Acqui Terme – Andora | 190 | ||
5ª | 8 maggio | Genova – Lucca | 178 | ||
6ª | 9 maggio | Viareggio (Torre del Lago Puccini) – Rapolano Terme | 180 | ||
7ª | 10 maggio | Foligno – Perugia (cronometro individuale) | 40,6 | ||
8ª | 11 maggio | Spoleto – Prati di Tivo | 152 | ||
9ª | 12 maggio | Avezzano – Napoli | 214 | ||
– | 13 maggio | Riposo | |||
10ª | 14 maggio | Pompei – Cusano Mutri (Bocca della Selva) | 142 | ||
11ª | 15 maggio | Foiano di Val Fortore – Francavilla al Mare | 207 | ||
12ª | 16 maggio | Martinsicuro – Fano | 193 | ||
13ª | 17 maggio | Riccione – Cento | 179 | ||
14ª | 18 maggio | Castiglione delle Stiviere – Desenzano del Garda (cronometro individuale) | 31,2 | ||
15ª | 19 maggio | Manerba del Garda – Livigno (Mottolino) | 222 | ||
– | 20 maggio | Riposo | |||
16ª | 21 maggio | Livigno – Santa Cristina Valgardena (Monte Pana) | 202 | ||
17ª | 22 maggio | Selva di Val Gardena – Passo Brocon | 159 | ||
18ª | 23 maggio | Fiera di Primiero – Padova | 178 | ||
19ª | 24 maggio | Mortegliano – Sappada | 157 | ||
20ª | 25 maggio | Alpago – Bassano del Grappa | 184 | ||
21ª | 26 maggio | Roma EUR – Roma | 125 |
Squadre e protagonisti
Grande attesa per uno degli appuntamenti ciclistici più importanti di tutta la stagione con l’annuncio ufficiale della presenza dello Sloveno Tadej Pogačar, che per la prima volta in carriera parteciperà al Giro d’Italia, dopo quattro partecipazioni al Tour de France e una alla Vuelta a España. Il campione della UAE Team Emirates ha il chiaro obiettivo di vincere almeno un Grande Giro e sarà supportarlo al meglio dai compagni ed in particolare da Rafal Majka, Mikkel Bjerg e dal velocista Juan Sebastian Molano, mentre è certa l’assenza di Jay Vine, dopo la tremenda caduta al Giro dei Paesi Baschi. Grande attesa anche per la Ineos Grenadiers del gallese Geraint Thomas che sfiorò la vittoria nella passata edizione. La squadra britannica metterà al suo fianco corridori eccellenti come Thymen Arensman, Tobias Foss, Filippo Ganna e il giovane e promettente americano Magnus Sheffield, alla prima grande corsa a tappe della carriera. Assenze importanti per il team Visma | Lease a Bike. Infatti non ci saranno due punte di diamante come Wout Van Aert e Wilco Kelderman. La squadra si appoggerà quindi sul capitano e campione europeo in carica Christophe Laporte supportato da Attila Valter, Jan Tratnik e dal velocista olandese Olav Kooij, senza dimenticare Edoardo Affini, Koen Bouwman e Robert Gesink e il giovanissimo corridore belga Cian Uijtdebroeks, La formazione australiana del team Jayco Alula riporterà in Italia l’Irlandese Eddie Dunbar, già protagonista lo scorso anno ma che in questa edizione non avrà al suo fianco l’inglese Simon Yates, ma potrà contare su Lucas Plapp oltre che sugli italiani Alessandro De Marchi e Filippo Zana senza dimenticare Caleb Ewan alla sua sesta apparizione al giro. La Movistar si affiderà al Colombiano Nairo Quintana che ha come primo obiettivo della stagione il Giro 2024 e a supportarlo ci sarà il connazionale Einer Rubio mentre non ci sarà lo scalatore spagnolo Enric Mas. La grande esperienza e affidabilità di Damiano Caruso saranno le principali armi della Bahrain Victorious che schiererà come capitano Antonio Tiberi, reduce da una buona Vuelta e già campione del mondo a cronometro Juniors nel 2019. La squadra statunitense della Lidl-Trek non avrà tra i protagonisti Giulio Ciccone e affiderà le proprie aspirazioni di classifica a Juan Pedro López, Jasper Stuyven e al nostro Jonathan Milan. Il Team dsm-firmenich PostNL sarà capitanato dallo scalatore francese Romain Bardet, che tornerà al Giro dopo aver dimostrato nel 2022 di poter essere tra i protagonisti ed avrà come compagno l’ottimo velocista Fabio Jakobsen. La squadra made in USA EF Education-EasyPost non avrà con sé l’Irlandese Ben Healy vincitore di una tappa dell’edizione del 2023 e affiderà la guida del team al britannico Hugh Carthy, ottavo nel giro del 2021 e nono nel 2022 che avrà come valida spalla il colombiano Esteban Chaves. Ottime presenze per l’Astana Qazaqstan guidata dal campione kazako Alexey Lutsenko, che torna al Giro d’Italia dopo la sua unica partecipazione avvenuta nel 2018. Al suo fianco l’ottimo Lorenzo Fortunato supportato da Christian Scaroni e dal campione italiano in carica Simone Velasco. Il team Intermarché-Wanty avrà tra i protagonisti Biniam Girmay che torna al Giro dopo aver ben fatto nel 2022 e sarà affiancato da Adrien Petit e Dion Smith. Problemi di formazione anche per la Bora-hansgrohe, che ha perso Lennard Kämna e non potrà contare neppure su Emanuel Buchmanne e si affiderà quindi alle doti del colombiano Daniel Felipe Martinez affiancato da Maximilian Schachmann, Florian Lipowitz e dall’Italiano Giovanni Aleotti. Non è certa la presenza di Kaden Groves per la squadra della Alpecin-Deceuninck che se parteciperà avrà al suo fianco corridori come Tobias Bayer, Nicola Conci e Timo Kielich. La Movistar si affida al pistard colombiano Fernando Gaviria supportato dall’americano William Barta e dall’Italiano Davide Cimolai. Parteciperà per la prima volta al giro Julian Alaphilippe del team belga Soudal-QuickStep affiancato dall’ottimo Tim Merlier, già campione belga in linea su strada nel 2019 e nel 2022 e vincitore nel 2021 ha vinto una tappa al Giro d’Italia e una al Tour de France. Torna al giro dopo l’ultima presenza del 2018 Michael Woods, che sarà uno degli uomini di punta della Israel-Premier Tech affiancato da Marco Frigo e Simon Clarke. La Decathlon Ag2r La Mondiale metterà su strada Ben O’Connor e Aurélien Paret-Peintre, vincitore di una tappa al Giro 2023. Domenico Pozzovivo della VF Group-Bardiani CSF-Faizanè sarà al suo 18esimo Giro d’Italia e sarà affiancato dal giovane e promettente Giulio Pellizzari. Qui puoi trovare l’elenco completo delle squadre e dei corridori partecipanti.
Chi vincerà il giro d’Italia 2024? Favoriti, outsider e relative quote
I pronostici per la Maglia Rosa sembrano unidirezionali verso uno dei corridori più forti di questo periodo, lo sloveno Tadej Pogačar. I suoi grandi rivali che avrebbero potuto impensierirlo come Jonas Vingegaard, Primož Roglič, Remco Evenepoel e Wout Van Aert non ci sono. Considerate le assenze eccellenti, i corridori che potranno dire la loro e tentare il colpaccio potrebbero essere Romain Bardet della Team dsm-firmenich PostNL, Thomas Geraint della Ineos Grenadiers anche se i suoi 38 anni non potranno in alcuni casi tenere il passo del 25enne talento sloveno, Ben O’Connor del team Decathlon Ag2r La Mondiale, Thymen Arensman, Damiano Caruso e Antonio Tiberi compagni nella Bahrain Victorious, Daniel Felipe Martinez e Florian Lipowitz della Bora-hansgrohe e il giovanissimo talento Cian Uijtdebroeks della Visma | Lease a Bike che potrebbe sorprendere addetti ai lavori e appassionati.
Corridore | Sisal | Betway | Snai | Leovegas |
---|---|---|---|---|
Tadej Pogačar | 1.20 | 1.20 | 1.22 | 1.25 |
Thomas Geraint | 12.00 | 6.50 | 6.50 | 8.00 |
Antonio Tiberi | 20.00 | 20.00 | 20.00 | 17.00 |
Ben O’Connor | 25.00 | 20.00 | 20.00 | 21.00 |
Romain Bardet | 25.00 | 15.00 | 15.00 | 19.00 |
Daniel Felipe Martinez | 33.00 | 25.00 | 25.00 | 23.00 |
Damiano Caruso | 50.00 | 25.00 | 25.00 | 19.00 |
Cian Uijtdebroeks | 50.00 | 25.00 | 25.00 | 23.00 |
Thymen Arensman | 50.00 | 30.00 | 33.00 | 31.00 |
Florian Lipowitz | 50.00 | 15.00 | 15.00 | 15.00 |
Eddie Dunbar | 100.00 | 75.00 | 75.00 | 81.00 |
Alexey Lutsenko | 100.00 | 15.00 | 15.00 | 15.00 |
Juan Pedro López | 100.00 | 75.00 | 75.00 | 81.00 |
Quote soggette a possibili variazioni